( fonte principale: Karttunen et. al. Fundamental Astronomy - Springer)
BINARIE
VISUALI. Assumiamo che la stella più luminosa sia stazionaria
(stella primaria) e che la più debole (stella secondaria) gli orbiti
attorno. Nelle binarie visuali si può osservare la variazione della
separazione angolare tra la secondaria e la primaria e la direzione
angolare della secondaria nel corso di anni o decenni e da questi dati
possiamo deteterminarne l'orbita. Se si riesce a calcolare la distanza
della binaria possiamo anche trovare la dimensione assoluta
dell'orbita. Usando la III legge di Keplero con questi dati possiamo
calcolare la massa del sistema.
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La velocità osservata è
legata alla velocità vera dalla relazione
con i l'angolo di inclianzione tra la linea di vista e la
normale al piano orbitale. Consideriamo una binaria spettroscopica le
cui componenti si muovono di moto circolare uniforme attorno il centro
di massa (CM). Dalla definizione di CM (a1 e a2
sono i raggi delle due orbite) ricaviamo il raggio di una componente:
con
La velocità orbitale è e la velocità orbitale osservata è: . Sostituendo il raggio dell'orbita si trova: e, infine, sostituendo a nella III legge di Keplero troviamo l'equazione della funzione di massa: Se la compagna è molto debole da non poter osservarne lo spettro non possiamo determinare le massa di nessuna componente ma solo la funzione di massa FM. Se invece è possibile osservare lo spettro di ambedue le componenti possiamo conoscere anche v2. Con v2 è possibile ricavare indipendemente (definizione CM) e, sostituendo nell'equazione della funzione di massa, possiamo calcolare le masse delle due compagne spettroscopiche. |
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