ESTINZIONE

( fonte principale: Karttunen et. al. Fundamental Astronomy - Springer)

Un'ipotesi piuttosto ideale è che il flusso di radiazione L emesso da una sorgente di radiazione è costante. In effetti lo spazio tra osservatore e sorgente di radiazione non è vuoto ma è presente il mezzo interstellare che può assorbire parte della radiazione e riemetterla con differente lunghezza d'onda e con diversa traiettoria. Anche l'atmosfera terrestre assorbe e diffonde la radiazione prima che arrivi sulla superficie terrestre . Con il termine estinzione si indica proprio tutti i fenomeni che riducono la luminosità (flusso di radiazione) della sorgente nel suo viaggio nello spazio.

SPESSORE OTTICO. Una buona ipotesi è pensare che l'estinzione sia proporzionale alla distanza che separa sorgente ed osservatore. Questo implica ipotizzare che la diminuizione spaziale della luminosità sia proporzionale alla luminosità stessa:

dL dr = αL dL L = αdr dL L = α dr ln L = αr + cos t . ln L = αr + ln L 0 ln L L 0 = αr L = L 0 e αr

Il fattore α è chiamato fattore di opacità ed è il parametro che misura quanto il mezzo oscura la radiazione emessa.

La formula della luminosità può anche essere espressa in funzione di una variabile adimensionale τ= αr chiamata spessore ottico (optical tickness):

L = L 0 e τ

Lo spazio vuoto è perfettamente trasparente e ha opacità α=0 e di conseguenza spessore ottico τ nullo. Il flusso di radiazione rimane costante mentre si propaga nello spazio. Al contrario un τ elevato indica un mezzo interposto opaco.

Le magnitudini possono essere espresse in una forma tale da tener conto dell'estinzione.

Dalla formula m M = 2.5 · log F ( r ) F ( 10 pc ) (↑) si ricava, sostituendo la corretta luminosità,:

m M = 2.5 · log L r 2 L 0 10 pc 2 = 2.5 · log L L 0 · ( 10 pc r ) 2 = 2.5 · log e τ 5 · log 10 pc r = ( 2.5 · log e ) · τ + 5 · log r 10 pc = 5 · log r 10 pc + A

A è il parametro di estinzione in unità magnitudini (A= 0 in caso di perfetta trasparenza).

Se il fattore di opacità α è costante lungo la direzione di osservazione si ottiene :

m M = 5 log r 10 pc + a r

a = 2.5 · α · log e misura l'estinzione delle magnitudini per unità di distanza (1pc).

ARROSSAMENTO. Il mezzo interstellare assorbe e disperde la radiazione incidente blu più della radiazione rossa. Questo fenomeno è chiamato arrossamento della luce perchè la componente blu arriva più attenuata. L'indice di colore B-V viene allora aumentato (se la densità di flusso diminuisce la magnitudine aumenta ).

Per la magnitudine visuale V si ha: V M V = 5 log r 10 pc + A V e per la magnitudine visuale B: B M B = 5 log r 10 pc + A B .

L'indice di colore è:

B V = M B M V + A B A V = ( B V ) 0 E B V

con ( B V ) 0 = M B M V e E B V = A B A V = ( B V ) ( B V ) 0 . E B V è un parametro detto eccesso di colore e ( B V ) 0 è il colore intrinseco della stella.

Gli studi del mezzo interstellare mostrano che il rapporto tra il parametro di estinzione per la radiazione visuale AV e l'eccesso di colore EB-V è quasi costante per tutte le stelle : R = A V E B V = A V A B A V 3 . Questo fatto rende possibile conoscere il parametro di estinzione visuale noto l'eccesso di colore: A V 3 · E B V .

ESTINZIONE ATMOSFERICA. Oltre il mezzo interstellare un'altra causa dell'aumento delle magnitudini è l'atmosfera terrestre. La magnitudine osservata dipende dalla posizione dell'osservatore e dalla distanza zenitale della sorgente, ovvero la sua inclinazione rispetto lo zenit.

Se la distanza zenitale non è elevata (non più di 70°) si può trascurare la curvatura della Terra e considerare l'atmosfera come un strato di spessore costante h . Preso questo spessore come unità di misura allora la radiazione deve attraversare una distanza X, detta massa d'aria (airmass) all'interno dell'atmosfera:

X = h cos z = 1 cos z = sec z

Per esempio se la sorgente di radiazione è sullo zenit dell'osservatore allora X= 1 (una volta lo spessore dell'atmosfera)

In modo simile al caso dell'assorbimento dovuto al mezzo interstellare si può ricavare una espressione della magnitudine apparente:

m = m 0 + k · X

che cresce linearmente con la distanza X. m0 è la magnitudine apparente fuori l'atmosfera (quando X=0) e k è un parametro detto coefficiente di estinzione che dipende anche dalla lunghezza d'onda della radiazione e , naturalmente, dal sito di osservazione. Per il blu abbiamo un più elevato coefficiente di estinzione ( i tramonti sono rossi) e i valori tipici del coefficiente di estinzione sono k= 0.01 ÷ 0.4 mag/airmass dal rosso all'ultravioletto.

Per avere osservazioni di buona qualità è necessario che la massa d'aria X non sia maggiore di 2 (due volte lo spessore dell'atmosfera) .