Nell'antichità Ipparco
classificò le stelle visibili in sei classi in base alla loro
luminosità apparente. Una stella di prima grandezza era il doppio più
luminosa di una stella di seconda grandezza e così via. Tuttavia
nell'800 si scoprì che l'occhio umano aveva un tipo di risposta
logaritmico (in base 10) alla densità di flusso ricevuta. Nel 1856 N.R.
Pogson elabora una scala di luminosità di tipo logaritmico che collega
le classi di Ipparco (magnitudini) alla densità di flusso con la
relazione:
m è detta magnitudine apparente. Pogson aveva
osservato che da una stella di prima grandezza arriva una densità di
flusso circa 100 volte superiore rispetto a quello di una stella di
sesta grandezza. La densità di flusso in funzione delle magnitudini
è
Per una stella di prima grandezza
e per una stella di sesta grandezza
Ma, dalle osservazioni,
.
La scala delle magnitudini in funzioni delle densità di flusso è :
Con questa formula si possono collegare la magnitudine apparente m
con la densità di flusso F per una certa stella, se è nota la densità
di flusso corrispondente alla magnitudine m=0.
Per due stelle di nota magnitudine m2 e m1 il
rapporto delle densità di flusso è:
e per due stelle con note densità di flusso F1 e
F2 la differenza delle magnitudini è :
Per la misura della magnitudine occorre conoscere la densità di
flusso F0 corrispondente alla magnitudine m=0. In pratica
per la misura delle magnitudini occorre fare riferimento allo strumento
e il metodo usato perchè è impossibile misurare la densità di flusso
della radiazione per tutte le frequenze .
Quali metodi e strumenti sono usati ?
- L'occhio umano è più sensibile alla radiazione verde di lunghezza
d'onda 550 nm, un pò meno al rosso e al violetto. La magnitudine
corrispondente alla sensibilità dell'occhio umano è la
magnitudine visuale.
- Le lastre fotografiche sono più sensibili al blu ma anche a
radiazioni non visibili all'occhio umano. In questo caso si
misurano le magnitudini fotografiche che
differiscono dalle magnitudini visuali.
- La sensibilità dell'occhio umano può essere però simulata usando
un filtro giallo e lastre maggiormente sensibili alla luce gialla e
verde. Le magnitudini così registrate sono le magnitudini
fotovisuali mpv
- Attualmente l'acquisizione elettronica delle immagini moltiplica
i metodi e gli stumenti usati anche in relazione ai filtri ottici
interposti. In questo caso si misurano le magnitudini
fotoelettriche
Attualmente le più accurate misure di magnitudini sono fatte usando
fotometri fotoelettrici con filtri ottici interposti in modo da
selezionare la banda passante. Sono cinque i principali filtri che
vengono interposti davanti al rivelatore : U (Ultravioletto), B (Blu),
V (Visuale-Verde), R (Rosso), I (Infrarosso). Ogni filtro fornisce una
diversa risposta al rivelatore; si può avere la banda-V o la banda U e
così via.
Per le magnitudini fotoeletriche sono stati elaborati diversi metodi
di misura relativi soprattutto ai filtri ottici usati. Le principali
scale usate sono Vega e AB.
- La scala Vega è detta anche scala
UBV ed è stata sviluppata nel 1950 da Johnson e Morgan. In questo
sistema le magnitudini sono misurate usando i filtri U, B e V (in
seguito sono state aggiunte altre bande). La differenza tra due
magnitudini di diversa banda è detta indice di colore. Nella scala
UBV si definiscono due indici di colore U-B e B-V. Le costanti
F0 per le magnitudini U, B e V sono scelte in modo tale
che gli indici di colore B-V e U-B sono zero per le stelle di
classe spettrale tipo A0. Stella di riferimento è Vega
(α-Lyr), di classe spettrale A0V. Posto B-V=U-B=0.00
si ricava per Vega V= 0.03. Per il Sole V=-26.8, B-V=0.62 e
U-B=0.10.
- La scala AB monocromatica è definita ponendo F0= 3635
Jansky. Con questa scelta si ricava
(ma Fν deve essere espressa in erg
sec-1 cm-2 Hz-1 ) . La costante è
stata scelta in modo che F0 è la densità di flusso di
radiazione a metà della banda-V (548 nm) di
α-Lyr
Se si riesce a misurare la densità di flusso per tutte le frequenze
si hanno le magnitudini bolometriche. Qualunque sia il
metodo per la misura delle magnitudini tutte differiscono da quelle
bolometriche. Si definisce correzione bolometrica BC la differenza tra
la magnitudine visuale e quella bolometrica:
La correzione bolometrica è praticamente zero per le stelle di tipo
solare (classe spettrale F5) perchè i nostri occhi sono più sensibili
alla radiazione di tipo solare.
Ma le magnitudini apparenti non tengono conto delle distanze delle
stelle. Per esempio Sirio è due volte più lontana di α-Centauri
ma la sua magnitudine apparente è inferiore: è più brillante. Questo si
spiega con fatto che Sirio irradia un flusso luminoso maggiore di
α-Centauri. Per attribuire una quantità assoluta alle stelle che
renda conto della loro luminosità viene definita la magnitudine
assoluta (anche se dalla Terra possiamo misurare solo
magnitudini apparenti)
La magnitudine assoluta M è la magnitudine apparente che avrebbe una
stella se fosse poste ad una distanza di 10 pc (parsecs) dalla Terra.
Il flusso luminoso L emesso da una stella non dipende dalla
distanza. La densità di flusso irradiata in una superficie sferica di
raggio r dalla stella è .
Su una superficie sferica a distanza 10 pc dalla stella la densità
di flusso è . Il loro rapporto è:
.
Allora la differenza delle
magnitudini è:
ma la formula è valida solo se la distanza r è espressa in parsec (
e bisogna conoscerla per calcolare M).
Si possono calcolare magnitudini assolute di tipo MU,
MV o bolometriche.
Le magnitudini assolute possono essere anche espresse in funzione
del flusso di radiazione (luminosità) al posto della distanza.
Sia F⊙ la densità di flusso del Sole posto alla
distanza di 10pc ed F la densità di flusso di una stella sempre posta
alla distanza di 10 pc.
Si può scrivere (magnitudini bolometriche) :
per definizione stessa di magnitudine assoluta.
Sostituendo le luminosità al posto
delle densità di flusso si ricava:
.
La magnitudine assoluta bolometrica Mbol= 0 corrisponde
ad una luminosità L0= 3.0·1028 W.
Infatti note L⊙= 3.846·1026 W e
Mbol⊙= +4.74 luminosità e magnitudine bolometrica del
Sole si ricava (posta Mbol= 0) :
W
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