Prima condizione. k1
e k2 passano per l'origine. Deve essere c= 0.
Seconda condizione. k1 e k2 passano
per il punto A(2; 0). Sostituendo si ottiene:
Terza condizione. k1 e k2 sono
tangenti all'asse delle ascisse. Occorre calcolare la
derivata prima: y'= 3x² + 2ax + b , e porla uguale a
zero, sostituendo poi alle x e y le coordinate dei punti di
tangenza. Sostituendo si ottiene:
|
- Andamento di k1 e k2.
- k1 : f(x)= x³ - 2x²
- Dominio di definizione. C.E.= R
- Simmetrie. f(x-)= -x³+2x² ≠ f(x)
⋀ ≠ -f(x). Nessuna simmetria rispetto gli assi
cartesiani
- Radici e intercetta. Intercetta è l'origine
degli assi. Le radici in x=0 e in x= 2 (intercetta
coincidente con una radice).
- Asintoti
- Orizzontale.
e
- Obliquo. Dall'esame dell'asintoto orizzontale si
evince che anche gli obliqui non esistono per f(x)
- Segno della funzione. Posto
f(x)=x²·(x-2) si vede che f(x) ≥ 0 ∀x
∈ [2, +∞[.
- Estremi. f'(x)= 3x² - 4x . Posto f'(x)=0 si
ottiene x=0 e x= 4/3. Quindi due punti estremi; uno
coincidente con la radice e l'origine e il secondo
in x= 4/3 e ordinata y= -32/27.
- Segno della derivata prima. f'(x) ≥ 0 → 3x² -
4x ≥ 0 → x ∈ ]-∞; 0] ∪ [4/3; +∞[ . Si deduce che in
x=0 c'è un massimo relativo e in x= 4/3 un
minimo relativo.
- Derivata seconda. f"(x)= 6x - 4. Un flesso in x=
2/3. Ordinata del flesso y= -16/27
|
|
- k2: f(x)= x³ - ^4x² + 4x
- Dominio di definizione. C.E.= R
- Simmetrie. f(x-)= -x³ -4x² - 4x ≠
f(x) ⋀ ≠ -f(x). Nessuna simmetria rispetto gli
assi cartesiani
- Radici e intercetta. Intercetta è l'origine
degli assi. Le radici in x=0 e nella soluzione della
disequazione x² - 4x + 4=0 → x=2
- Asintoti
- Orizzontale.
e
- Obliquo. Dall'esame dell'asintoto orizzontale si
evince che anche gli obliqui non esistono per f(x)
- Segno della funzione. Posto
f(x)=x·(x-2)² si vede che f(x) ≥ 0 ∀x
∈ [0, +∞[.
- Estremi. f'(x)= 3x² - 8x + 4 . Posto f'(x)=0
si ottiene x=2 e x= 2/3. Quindi due punti estremi;
uno coincidente con la radice e il secondo in x= 2/3
e ordinata y= 32/27.
- Segno della derivata prima. f'(x) ≥ 0 → 3x² -
8x + 4 ≥ 0 → x ∈ ]-∞; 2/3] ∪ [2; +∞[ . Si deduce che
in x=2/3 c'è un massimo relativo e in x= 2 un
minimo relativo.
- Derivata seconda. f"(x)= 6x - 8. Un flesso in x=
4/3. Ordinata del flesso y= 16/27
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- Calcolo dell'area S1.
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- Bisogna imporre che la distanza fra un punto di k2
e un punto di k1 , di
uguale ascissa, sia massima. Ovvero che la
differenza tra l'ordinata di k2 e quella di k1
sia massima:
Derivando:
. Corda di ascissa 1 e
lunghezza 2
- La trasformazione S: è una simmetria
centrale di centro C(1; 0).
Applicata alla k2 si ottiene:
Applicata alla k1 si ottiene:
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|
-
La retta y= 1/2 interseca, nella
regione R, la curva k2: 1/2 = x³
-4x² + 4x → 2x³ - 8x² + 8x - 1= 0. Per
risolvere questa equazione, che nella regione R
avrà due radici, occorre trovare due
intervalli in cui la funzione h(x) = 2x³ -
8x² + 8x - 1 soddisfa il teorema di esistenza
degli zeri. Si può applicare il metodo di
separazione delle radici, ma avendo studiato la curva
k2 è immediato osservare che
sicuramente y < 1/2 per x=0 e x> 1/2 per
x= xE (massimo relativo). Quindi un
primo intervallo è [0; 2/3]. Il secondo
intervallo è sicuramente [2/3, 2] (sia in x=0,
che in x=2 la funzione si annulla). Si può
applicare il metodo delle tangenti perché
h"(x)= 12x - 16 > 0 → ∀ x > 4/3 la derivata
seconda è positiva.
a
|
|
|
|c-a|
|
0 |
0.125
|
-0.12109375
|
0.125 |
0.125 |
0.1448717949
|
-0.0028472454
|
0.0198717949 |
0.1448717949 |
0.1453620249
|
-1.71346995392341E-6
|
0.00049023 |
0.1453620249 |
0.1453623203
|
-6.21724893790088E-13
|
2.95375522596508E-7 |
|