Date le equazioni della trasformazione verificare che si tratta di una similitudine
e individuare due trasformazioni la cui composizione sia la similitudine data.
Una similitudine può essere composta con una omotetia e una isometria. In generale con una omotetia con centro (x0, y0) e una rotazione con centro (0,0).
La generica omotetia con centro (x0, y0) ha equazioni:
La generica rotazione con centro (0,0) ha equazioni : dove il segno superiore è per le rotazioni dirette (senso antiorario) e il segno inferiore per le rotazioni inverse (senso orario).
La generica similitudine ha equazioni: .
Nel caso in esame a= -2, b= 0, e= 3 ed f = 10 e si riconosce che è una similitudine inversa dato che
Per questo motivo la rotazione necessaria deve essere inversa:
Ora vengono composte le trasformazioni, prima la rotazione e poi l'omotetia, :
:
Se si confrontano con la similitudine data si trova che sinα deve essere uguale a zero e i valori di α sono 0° o 180°.
Se α= 0 la rotazione inversa diventa una simmetria assiale rispetto l'asse delle ascisse e le equazioni della similitudine diventano:
Confrontata con l'originale similitudine deve essere: k= -2, x0(1-k)=3 → x0=1, y0(1-k)= -10 → y0= -10/3
Quindi la similitudine è creata prima operando una simmetria assiale rispetto l'asse delle ascisse e poi una omotetia con k=-2 e centro (1, -10/3)
Se α=180° la rotazione inversa è una simmetria assiale rispetto l'asse delle ordinate e le equazioni della similitudine diventano:
Conforntata con l'originale similitudine deve essere: k= 2, x0(1-k)=3 → x0= -3, y0(1-k)=-10 →y0= 10
Quindi la similitudine è creata prima operando una simmetria assiale rispetto l'asse delle ordinate e poi una omotetia con k=2 e centro (-3, 10).