INTEGRAZIONE
DELLE FUNZIONI RAZIONALI
Ogni funzione razionale può essere espressa mediante il rapporto di due
polinomi razionali:
Se m, il
grado del polinomio a numeratore, è maggiore di n, il grado del polinomio a
denominatore, occorre procedere alla divisione tra polinomi. La funzione
diventa una somma di un polinomio e di una frazione, in cui il grado del
numeratore è inferiore al grado del denominatore.
L'integrale di Q(x) non presenta alcuna difficoltà. Per integrare il
rapporto (chiamata funzione razionale regolare) occorre considerare la natura
del polinomio D(x).
Se si considera l'equazione D(x)=0 questa può avere radici reali distinte,
reali multiple, complesse distinte, complesse multiple.
In generale, note le radici, il polinomio può essere fattorizzato come
prodotti di binomi e trinomi:
dove r, s, .... indicano la molteplicità delle radici reali o complesse
x1, x2, ..... e u,v, .... indicano la molteplicità delle
radici complesse.
Per esempio il polinomio : può essere così fattorizzato :
ci sono:
- una radice reale semplice x= 1 (molteplicità 1),
- una radice reale doppia x= 2 (molteplicità 2),
- due radici complesse semplici (coniugate) x= ±i,
- due radici complesse doppie
,
- due radici complesse doppie (coniugate delle precedenti)
Se il polinomio a denominatore D(x) può essere fattorizzato allora la
funzione razionale regolare può essere scomposta in una somma di elementi
semplici che sono del tipo:
- dove x1 è una radice reale semplice di D(x)
(molteplicità 1)
- dove xr è una radice reale multipla di D(x)
(molteplicità r)
- dove è un trinomio di secondo grado con radici complesse coniugate
- dove è un trinomio di secondo grado con radici complesse coniugate
avendo prima posto a fattor comune il coefficiente del termine di grado più
elevato a.
Consideriamo per esempio la funzione razionale :
.
Il suo denominatore fattorizzato è:
e presenta una radice reale semplice e due radici complesse coniugate
doppie.
La funzione razionale può essere scomposta negli elementi semplici:
Per trovare i coefficienti indeterminati A, B, C, D ecc. bisogna ricomporre
la funzione razionale scomposta ed eguagliare il numeratore della funzione
ricomposta e il numeratore della funzione originale.
Nell'esempio:
. Sviluppando ed eguagliando i coefficienti si trova: A=1, B= -1, C= 0,
D= 0, E= 1.
Si arriva così a dover risolvere quattro tipi di integrali detti integrali
degli elementi semplici:
- Integrali del tipo:
È quasi un integrale immediato:
- Integrali del tipo:
È quasi un integrale immediato:
- Integrali del tipo: con Δ < 0
- Impostare l'uguaglianza:
(in modo far apparire nel numeratore la derivata del
denominatore)
- Trovare A e B dal confronto:
e
- Semplificare l'integrale:
- La soluzione del primo integrale è:
utilizzando la sostituzione: t=
- Per il secondo integrale porre:
- Trovare m ed n dal confronto:
e
- La soluzione del secondo integrale:
- Integrali del tipo:
- Impostare l'uguaglianza:
(in modo far apparire nel numeratore la derivata del
denominatore)
- Trovare A e B dal confronto:
e
- Semplificare l'integrale:
- La soluzione del primo integrale è:
utilizzando la sostituzione: t=
- Per il secondo integrale porre:
- Trovare m ed n dal confronto:
e
- La soluzione del secondo integrale:
Ora si opera la sostituzione:
.
L'integrale del tipo
si risolve per ricorrenza integrando per parti. Infatti si può
provare che, in generale:
Alla fine si arriva a calcolare un integrale del tipo