La particella di massa m in figura scende, scivolando da un altezza h= 2.5 m, una superficie priva di;attrito andando ad urtarne
l'estremità dell'asta verticale omogenea (massa M= 3m, lunghezza d= 1 m), alla quale si appiccica. L'asta, libera di ruotare, senza
attrito apprezzabile, intorno alla propria estremità (punto O), si arresta all'angolo θ rispetto alla
verticale. Si calcoli θ in termini dei parametri dati.
La particella urta l'estremità dell'asta con una velocità che si può calcolare applicando il principio di conservazione dell'energia meccanica:
L'urto è completamente anelastico, avviene in tempi piccoli e si può applicare la conservazione del momento angolare rispetto il punto O:
Il momento d'inerzia dell'asta rispetto al punto O è M d²/3, da cui, sostituendo troviamo la velocità angolare:
Per finire riapplichiamo il principio di conservazione dell'energia meccanica:
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Inseriamo la velocità prima dell'urto:
Ma mentre prima h era l'altezza della particella ora hf è l'altezza del centro di massa. Per conoscere l'angolo θ occorre conoscere la posizione del centro di massa ripetto al punto O.
Dalla sua definizione:
L'angolo θ è dato da: