Oumuamua, noto anche come 2017 U1, è il primo asteroide interstellare classificato come tale. L'asteroide ha raggiunto il punto di massima vicinanza al Sole, 38 milioni di km, il 9 settembre 2017
e la minima distanza dalla Terra, circa 24 milioni di km, il 14 ottobre 2017, quattro giorni prima di essere scoperto. Attualmente (2020) l’asteroide procede velocità di 50 km/s rispetto alla Terra,
ha una massa stimata di 9.6·108 kg e ha un periodo di rotazione attorno il suo centro di massa di 5 ore. La particolarità dell’asteroide, oltre che essere un asteroide che proviene
dall’esterno del nostro sistema solare, è che ha la forma allungata, come un sigaro, di lunghezza circa 500 m.
Determina: (a) La massima forza di attrazione che il Sole ha esercitato su 2017 U1;
(b) La massima forza di attrazione che la Terra ha esercitato su 2017 U1; (c) La velocità di 2017 U1 quando era alla minima distanza dalla Terra supponendo che questa era pari alla velocità di fuga di 2017 U1 dalla Terra;
Supponi che alla minima distanza dalla Terra la velocità dell’asteroide era pari alla velocità orbitale e, a motivo di questo, sarebbe stato attratto dalla Terra finendo poi, dopo alcune orbite,
ad impattare il nostro pianeta. Per scongiurare questa eventualità si prova ad inviare un proiettile di 2 tonnellate, che urtando in modo completamente anelastico in modo frontale l’asteroide,
lo allontana dalla Terra. Determina:
(d) Il momento d’inerzia dell’asteroide considerato simile ad un’asta che ruota attorno il suo asse; (e) Il momento angolare dell’asteroide;
(f) La velocità necessaria al proiettile per far acquistare all’asteroide, in seguito all’urto frontale completamente anelastico, una velocità pari alla velocità di fuga;
(g) il momento angolare dell’asteroide dopo l’urto se il proiettile lo urta nel suo centro di massa; (h) il momento angolare dell’asteroide se il proiettile lo urta ad una estremità.