LENTI SOTTILI COMPOSTE

Costruzione dell'immagine.
  1. Prima si tracciano due raggi, uno focale e il secondo parallelo all'asse ottico principale che verranno rifratti dalla prima lente senza tener conto della presenza della seconda lente.

  1. Dall'immagine formata si traccia un raggio che passa per il centro ottico della seconda lente. 

  1. Questo raggio è fondamentale perché proviene dalla sorgente e passa per il centro ottico della seconda lente (non subisce rifrazione dalla seconda lente). Questo raggio è in comune sia al  sistema ottico costituito dalla sola prima lente  che al  sistema ottico costituito dalle due lenti

  1. Un secondo raggio è quello focale per la prima lente che, rifratto dalla prima lente, prosegue parallelo all'asse ottico principale e, nuovamente rifratto, passa per il fuoco della seconda lente.

  1. L'immagine formata dal sistema delle due lenti.


Si può considerare l'immagine formata dalla prima lente come oggetto per la seconda lente.

Ma è un oggetto virtuale perché si trova nello stesso spazio dell'immagine.  La sua posizione, rispetto alla seconda lente, sarà p2=-(q1-d)p_2 = - (q_1 - d)
Equazione dei punti coniugati per la prima lente:

1p+1q1=1f1
\frac{1}{p}+\frac{1}{q_1}=\frac{1}{f_1}

(1)
Equazione dei punti coniugati per la seconda lente:
1-(q1-d)+1q2=1f2\frac{1}{-\left(q_1-d\right)}+\frac{1}{q_2}=\frac{1}{f_2}

(2)
Derivazione:
1q1=1f1-1pq1=f1pp-f1\frac{1}{q_1}=\frac{1}{f_1}-\frac{1}{p}⇒q_1=\frac{f_1p}{p-f_1}
Sostituendo nella seconda equazione:
1d-f1pp-f1+1q2=1f2p-f1pd-f1d-f1p+1q2=1f2p-f1pd-f1d-f1p=q2-f2f2q2\frac{1}{d-\frac{f_1 p}{p-f_1}}+\frac{1}{q_2}=\frac{1}{f_2}⇒ \frac {p-f_1}{pd-f_1d-f_1p}+\frac{1}{q_2}=\frac{1}{f_2}⇒ \frac {p-f_1}{pd-f_1d-f_1p}=\frac{q_2-f_2}{f_2q_2}⇒(pd-f1d-f1p)(q2-f2)=(p-f1)f2q2pdq2-pdf2-q2df1+f1f2d-pq2f1+pf1f2=pq2f2-f1f2q2⇒\left (pd-f_1d-f_1p \right) \left(q_2-f_2\right)=\left(p-f_1\right)f_2q_2⇒pdq_2-pdf_2-q_2df_1+f_1f_2d-pq_2f_1+pf_1f_2=pq_2f_2-f_1f_2q_2⇒
q2(pd-df1-pf1-pf2+f1f2)=pdf2-f1f2d-f1f2pq2[p(d-f2)-f1(d-f2)-pf1]=f2(pd-f1d-f1p)⇒q_2\left(pd-df_1-pf_1-pf_2+f_1f_2\right)=pdf_2-f_1f_2d-f_1f_2p⇒q_2\left[p\left(d-f_2\right)-f_1\left(d-f_2\right)-pf_1\right]=f_2\left(pd-f_1d-f_1p\right)⇒
q2(p-f1)(d-f2)-pf1p-f1=f2d(p-f1)-pf1p-f1q2[(d-f2)-pf1p-f1]=f2(d-p1f1p-f1)⇒q_2 \frac{\left(p-f_1\right)\left(d-f_2\right)-pf_1}{p-f_1}=f_2 \frac{d\left(p-f_1\right)-pf_1}{p-f_1}⇒q_2\left[\left(d-f_2\right)-\frac{pf_1}{p-f_1}\right]=f_2\left(d-\frac{p_1f_1}{p-f_1}\right)⇒
q2=f2d-pf1p-f1d-f2-pf1p-f1q_2= f_2 \frac{d-\frac{pf_1}{p-f_1}}{d-f_2-\frac{pf_1}{p-f_1}}
Questa formula permette di calcolare la posizione dell'immagine.

L'ingrandimento è (l'immagine formata dalla prima lente diventa oggetto per la seconda lente):

G=hi2ho1=hi2ho2ho2ho1=hi2ho2hi1ho1=G2G1


Per le lenti sottili G= -q/p. Sostituendo si ottiene l'ingrandimento composto :
G=q1pq2d-q1=pf1p-f1pq2d-pf1p-f1=f1q2dp-df1-pf1=q2f1d(p-f1)-pf1G=\frac{q_1}{p} ⋅\frac{q_2}{d-q_1}=\frac{\frac{p f_1}{p-f_1}}{p}⋅\frac{q_2}{d-\frac{p f_1}{p-f_1}}=f_1 ⋅\frac{q_2}{d p-d f_1-p f_1}=\frac{q_2 f_1}{d\left(p-f_1\right)-p f_1}Se q2 tende ad infinito si ottiene la distanza focale anteriore  (ffd) ponendo il denominatore della formula della posizione dell'immagine uguale a zero:
d-f2-faf1fa-f1=0faf1fa-f1=d-f2faf1=dfa-faf2-df1+f1f2fa(f1-d+f2)=-f1(d-f2)fffd=f1(d-f2)d-(f1+f2)d-f_2- \frac{f_a f_1}{f_a - f_1}=0⇒\frac{f_a f_1}{f_a - f_1}=d - f_2⇒f_a f_1=d f_a - f_a f_2 - d f_1 + f_1 f_2⇒f_a\left(f_1 - d + f_2\right)=-f_1 \left( d- f_2\right)⇒f_{ffd} = \frac{f_1\left(d-f_2\right)}{d-\left(f_1 + f_2\right)}Analogamente quando p tende ad infinito si ottiene la distanza focale posteriore (bfd) :
fbfd=f2(d-f1)d-(f1+f2)f_{bfd} = \frac{f_2 \left(d - f_1\right)}{d-\left(f_1 +f_2\right)}Queste due lunghezze focali potevano essere ricavate più facilmente dalla (1) e dalla (2) ponendo p= ∞, e quindi, q1= f1 e q2 = fbfd nel caso della distanza focale posteriore o q2= ∞, e quindi, q1= d - f1 e p = fffd nel caso della distanza focale anteriore.

Quando le lenti sono a contatto d=0  le due lunghezze focali sono uguali: f=f2f1f1+f2f=\frac{f_2 f_1}{f_1 + f_2Il sistema delle due lenti sottili può essere considerato come una sola lente spessa simmetrica di lunghezza focale f e piani principali passanti per H1 e H2

L'ingrandimento deve essere:
G=(-q1p)(-q2p2)=-qp

G=\left(-\frac{q_1}{p}\right) ⋅ \left(-\frac{q_2}{p_2}\right)=-\frac{q}{
Da cui la relazione: q1q2=-qp2q_1 q_2 = - q p_2.
Se ora pp\to\inft
Allora anche:
q1f1p2=d-f1qfq_1\to f_1 \qquad p_2=d-f_1 \qquad q\to fChe, sostituiti nella precedente relazione, danno :
f1q2=-f(d-f1)1q2=-f1f(d-f1)f_1 ⋅ q_2 = -f ⋅\left(d-f_1\right)⇒\frac{1}{q_2}=-\frac{f_1}{f\left(d-f_1\right)}L'equazione dei punti coniugati per la seconda lente è:
1q2+1p2=1f2\frac{1}{q_2}+\frac{1}{p_2}=\frac{1}{f_2}Sostituendo 1/q2  e p2:
1d-f1-f1f(d-f1)=1f21f=d-f1f11d-f1-d-f1f11f21f=1f1-d-f1f1f2=1f1+1f2-df1f2\frac{1}{d-f_1}-\frac{f_1}{f\left(d-f_1\right)}=\frac{1}{f_2}⇒\frac{1}{f}=\frac{d-f_1}{f_1}⋅\frac{1}{d-f_1}-\frac{d-f_1}{f_1}⋅\frac{1}{f_2}⇒\frac{1}{f}=\frac{1}{f_1}-\frac{d-f_1}{f_1f_2}=\frac{1}{f_1}+\frac{1}{f_2}-\frac{d}{f_1f_2}L'equazione:
1f=1f1+1f2-df1f2\frac{1}{f}=\frac{1}{f_1}+\frac{1}{f_2}-\frac{d}{f_1f_2}Fornisce la lunghezza focale di una lente spessa simmetrica equivalente.
Occorre ora stabilire la posizione della lente spessa ovvero la posizione dei piani principali. Dalla figura si osserva che O1H1¯=f-fa\widebar{O_1H_1}=f-f_a e che O2H2¯=fp-f\widebar{O_2H_2}=f_p - f

Sostituendo le relative lunghezze focali :f=f1f2f1+f2-df=\frac{f_1f_2}{f_1+f_2-d}Si ricava:
O1H1¯=f1f2f1+f2-d-f1(d-f2)d-(f1+f2)=f1f2+f1d-f1f2f1+f2-d=f1df1+f2-d=fdf2\widebar{O_1H_1}=\frac{f_1f_2}{f_1+f_2-d}-\frac{f_1\left(d-f_2\right)}{d-\left(f_1+f_2\right)}=\frac{f_1f_2+f_1d-f_1f_2}{f_1+f_2-d}=\frac{f_1d}{f_1+f_2-d}=\frac{fd}{f_2}In modo analogo O2H2¯=fdf1\widebar{O_2H_2}=\frac{fd}{f_1}
La lente equivalente può essere anche rappresentata da una opportuna lente sottile.
Infatti se consideriamo, per  la combinazione ottica iniziale, i raggi incidenti paralleli all'asse ottico principale e quelli emergenti senza considerare le due lenti, questi raggi è come se provenissero da una unica lente di centro ottico O.
Dalla figura si può ricavare che x12=ftan(θ)\frac{x_1}{2}= f \cdot \tan\left(\theta\right)   e  che x22=q2tan(θ)\frac{x_2}{2}= q_2 \cdot \tan\left({\theta}\right) , da cui x1x2=fq2\frac{x_1}{x_2}=\frac{f}{q_2}Ma anche che: x12=f1tan(α)\frac{x_1}{2}=f_1 \cdot \tan\left({\alpha}\right) e che x22=(f1-d)tan(α)\frac{x_2}{2}=\left(f_1-d\right) \cdot \tan\left({\alpha}\right), da cui x1x2=f1f1-d
\frac{x_1}{x_2}=\frac{f_1}{f_1-d}
.
Uguagliando i due rapporti si ricava: fq2=f1f1-d\frac{f}{q_2}=\frac{f_1}{f_1 - d} , da cui 1q2=f1f1f1-d\frac{1}{q_2}= \frac{f_1}{f} \cdot \frac{1}{f_1 - d}.
L'equazione dei punti coniugati per la seconda lente è: 1f2=1q2+1p2\frac{1}{f_2}=\frac{1}{q_2}+\frac{1}{p_2}.    p2 è la posizione di un oggetto virtuale, posizione dell'immagine prodotta prima lente che, rispetto alla seconda lente in questo caso (raggi sulla prima lente paralleli all'asse ottico principale), èp2=-(f1-d)p_2= - \left(f_1 - d\right).
Da cui, sostituendo, : 1f2=f1f1f1-d-1f1-df1f1f1-d=1f2+1f1-d1f=f1-df11f2+1f11f=1f1+1f2-df1f2\frac{1}{f_2}=\frac{f_1}{f} \cdot \frac{1}{f_1 - d} -\frac{1}{f_1-d}⇒\frac{f_1}{f} \cdot \frac{1}{f_1-d}=\frac{1}{f_2}+\frac{1}{f_1-d}⇒\frac{1}{f}=\frac{f_1-d}{f_1} \cdot \frac{1}{f_2}+\frac{1}{f_1}⇒\frac{1}{f}= \frac{1}{f_1}+\frac{1}{f_2}-\frac{d}{f_1f_2}